Storica osteria di Siena, a due passi da Piazza del Campo, Le Logge continua a essere uno dei locali più amati dai senesi e più frequentato dai turisti di passaggio.
Qui un tempo Gianni Brunelli accoglieva e seduceva il cliente con curiosi aneddoti sulla città. Oggi invece troviamo la moglie Laura, che si divide fra l’azienda vinicola a Montalcino e il ristorante, e Mirco Vigni, abile oste che, insieme a un’équipe di giovani cortesi e simpatici, accompagnano l’ospite durante la cena.
L’insegna è di fascino indiscusso e una volta varcata la soglia si respira storia e carattere a ogni angolo, dal tavolo conviviale alla sala interna, circondata da vecchie vetrine di uno storico alimentari, oggi cariche di ricordi accumulati negli anni. Con la bella stagione arrivano anche i tavoli sulla pietra serena, proprio su Via del Porrione.
In cucina Nico Atrigna, chef fortemente voluto da Gianni, propone i piatti della tradizione alleggeriti e reinventati.
In carta non mancano i grandi classici della cucina toscana, e quindi gnocchi di patate con salsiccia di cinta e cannella o bistecca alla fiorentina con fagioli cannellini, che Nico sapientemente rivisita rendendoli moderni ed evocativi allo stesso tempo.
Dalla cucina a vista escono anche piatti più ricercati, sia di mare che di terra, come le alici marinate con spaghetti di rapa rossa e bianca, il risotto allo zafferano con crema di coquillage, i mezzi rigatoni broccoli e bagna cauda o la spalla di agnello con bieta e scalogno. Piatti interessanti e di carattere, come raramente se ne provano in città.
Il menu cambia spesso, ma fra i punti saldi della filosofia dell’insegna rimangono la stagionalità degli ingredienti e la qualità delle materie prime, per la maggior parte biologiche o di piccoli produttori della zona.
Anche la carta dei vini merita la sosta, con etichette non solo locali, selezionate sapientemente negli anni da Mirco.
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Un affascinante storico locale, vicinissimo a piazza del Campo, che le bottiglie e i tanti ricordi alle pareti rendono caldo e familiare. Le proposte di Nico Atrigna, lo chef, puntano su ingredienti selezionati con cura e sulle sue indubbie capacità. Che si scelga il menu degustazione o à la carte, si gusteranno piatti di tradizione toscana con qualche tocco creativo. Buona la selezione dei vini.
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L’Osteria Le Logge a Siena propone un menu dove i piatti campani e le materie prime toscane vengono rivisitati dallo chef Nico Atrigna. La cantina oltre ad essere fornitissima, merita una vita per l’ambiente suggestivo.
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Nel cuore di Siena la tradizione toscana, le grandi materie prime e influssi orientali si incontrano in una storica trattoria
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PRESENTAZIONE DEL LIBRO “OSTERIA LE LOGGE, SIENA”
La compagnia delle Logge presenta “Osteria Le Logge, Siena”; più che un libro un manifesto di quella che è stata, è e sarà la filosofia di un luogo dell’avanguardia enogastronomica toscana, dei suoi fondatori e degli attuali interpreti. Mancano solo pochi giorni alla presentazione del libro “Osteria le Logge, Siena” che si terrà venerdì 18 novembre alle ore 18.30 in via del Porrione 33 presso la magnifica location a pochi passi da piazza del Campo. Il libro vuole essere il manifesto della vita di Gianni Brunelli e di sua moglie Laura che insieme hanno dato vita al progetto di ristorazione che ancora oggi è un punto di riferimento della cucina d’autore toscana, grazie soprattutto all’executive chef Nico Atrigna e al resto della compagnia, dal manager Mirco Vigni al maître Agostino la Sorte passando per la batteria di cucina e lo staff di sala. La presentazione sarà moderata da Luigi Cremona che argomenterà l’importanza di questo evento in qualità di simbolo della tradizione culinaria che si fonde con la ricerca, della passione e della tecnica e del ristorante gourmet racchiuso in ambiente assolutamente familiare. Dopo la degustazione, prevista per le ore 20.00, la serata proseguirà dalle 22.00 presso l’enoteca “Un Tubo” accompagnata da musica jazz anni Venti.
Si prega di confermare la presenza inoltrando una mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
“Ristorante Osteria Le Logge, Siena” edito da Vittoria Iguazu Editora
Testi a cura di Marco Bolasco, Luigi Cremona, Roberto Barzanti, Valeria Mosca.
Immagine di copertina realizzata dall’artista Carlo Pizzichini
Fotografia di Lido Vannucchi, Carlo Carletti e Daniela Neri.
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Il volume racconta la storia di questo locale di Siena, connubio perfetto fra tradizione e ricerca
La compagnia delle Logge presenta “Osteria Le Logge, Siena”; più che un libro un manifesto di quella che è stata, è e sarà la filosofia di un luogo dell’avanguardia enogastronomica toscana, dei suoi fondatori e degli attuali interpreti. Il libro sarà presentato il 18 novembre alle ore 18.30 in via del Porrione 33, e l'incontro sarà moderato da Luigi Cremona. L'Osteria Le Logge è il simbolo del connubio perfetto tra tradizione e continua ricerca, quello che la rende un ristorante gourmet racchiuso in un ambiente familiare.
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Cosa significa essere oste per davvero, Gianni Brunelli lo sapeva bene. E all'insegna di via del Porrione, presto divenuta la più celebre meta gastronomica in città, a due passi dal Campo, ha donato tutta la sua passione (e competenza). Oggi la sua eredità rivive nel lavoro della “Compagnia delle Logge”, sua moglie Laura e un gruppo all'avanguardia. Ora raccontata in un libro.
A Siena Era il 1977. Gianni Brunelli aveva appena 30 anni, ma accanto a lui Maria Laura, sua moglie, già lo sosteneva, com'è stato negli anni a seguire, molti passati insieme tra sala e cucina, oltre trenta. All'epoca iniziava il cammino delle Logge di via del Porrione – a due passi da piazza del Campo – così come Gianni aveva ripensato lo spazio della storica Drogheria Barblan&Riacci, con l'obiettivo di preservare il sapore del tempo, le radici contadine di una gastronomia fatta di ingredienti poveri e grande sapienza popolare. Nasceva così, l'Osteria Le Logge, e percorreva decisa la strada di una cucina che scalda il cuore e lo stomaco, davanti a un buon piatto di fettunta con cavolo nero, il pane fatto in casa, l'olio buono della campagna senese, quel Brunello “di famiglia” diventato celebre col nome di L'Amor Costante. Oggi ai fornelli c'è lo chef Nico Atrigna, in sala Agostino La Sorte, insieme conducono una squadra giovane e capace; Gianni non c'è più (dal 2008), ma Laura dirige le danze fedele alla sua eredità. E alla storia di un'insegna che ha visto passare ospiti illustri e semplici viandanti, tutti conquistati dal piglio burbero, ma generoso di un oste d'altri tempi che sapeva guardare al futuro.
Oggi raccontare Le Logge significa parlare della cultura gastronomica di una città, Siena, e aprire l'album dei ricordi su pagine di storia della cucina locale, che alla visionaria osteria di Gianni Brunelli deve moltissimo. È questo il filo conduttore del libro-manifesto edito da Vittoria Iguazu, con testi a cura di Marco Bolasco, Luigi Cremona, Roberto Barzanti, Valeria Mosca, che racchiude la filosofia di un luogo dell'avanguardia enogastronomica toscana, allora come oggi. Osteria Le Logge, Siena, si intitola, essenziale. Non servono parole in più. E a presentarlo, in via del Porrione 33, ci sarà Luigi Cremona, per restituire la suggestione di un'impresa familiare che ha saputo trasformarsi in fucina gourmet, senza snaturarsi. Lo dice bene Marco Bolasco, quando ricorda il primo viaggio alla scoperta dei malfatti della casa, un quarto di secolo fa. Discorrendo dell'osteria e del suo oste, perché l'una non può esistere senza l'umanità dell'altro (ora quel ruolo è di Mirco Vigni, che si muove nel segno della continuità nel ruolo di un quasi-figlio di Gianni).
Gli fa eco Luigi Cremona, raccontando di “un oste innato”, ancor prima di dichiararsi su piazza nel 1977. E del desiderio di Gianni di raccogliere ricordi e memorie in un libro, (solo) rinviato dopo la sua scomparsa. Ma pure sottolineando l'importanza del presente, la bella cucina a vista su strada, l'energia di Nico Atrigna – classe 1971, esperienze con Vissani e Dufresne, dal 2002 a Siena - la spinta dei muschi, licheni, fiori di borragine che raccoglie nei boschi (iniziato da Valeria Mosca all'arte del foraging), riscoprendo il territorio da un nuovo punto di vista, che completa nel piatto gli ingredienti di sempre.
Il racconto scorre fluido, l'Osteria prende forma tra le pagine (in italiano e inglese), alle foto di Lido Vannucchi, Carlo Carletti eDaniela Neri il compito di restituirne l'anima – segni del tempo compresi - per immagini. E tra un'intervista allo chef e il ricettario (storico e contemporaneo) dell'Osteria, spunta anche un omaggio di Enrico Crippa. Così Gianni rivive ancora, nel lavoro quotidiano di ricerca e tradizione della “Compagnia delle Logge”, come nel libro-manifesto della sua Osteria, con la O maiuscola.
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Chi ama le atmosfere retrò qui troverà una sala d'altri tempi, un'ex drogheria con banco d'ingresso e antichi armadi a vetrina. Ma ci pensa la cucina a ricordare che siamo in un ristorante, e di quale livello! Più semplice la sala al primo piano. Gli appassionati di vino possono chiedere di visitare la vicina cantina, un tunnel di origine etrusca.
Gli ispettori della guida MICHELIN
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Notissimo in città, questo locale dall’atmosfera antica offre piatti realizzati nel rispetto della tradizione, partendo da una grande cura delle materie prime.
Gli Spaghettoni con rigatino, cipolla, cipollotto e pecorino, il coniglio farcito, i Tortelli di ricotta affumicata nel legno di faggio, mortadella e pistacchi sono solo alcuni esempi.
Osteria Le Logge – Via del Porrione, 33
· Chateau Sociando Mallet ‘09 | € 260.–