Siena, 24 dicembre 2016 - CENA della vigilia o classico pranzone di Natale? Per tutti coloro che devono mettere a tavola amici e parenti è già scattata l’ora x. Lista della spesa alla mano e via, ogni anno è una nuova sfida, tra scaffali ricettari, dove fantasia, buon prezzo e originalità si devono conciliare per non lasciar nessuno a bocca asciutta. Inizia così la lunga ricerca del menù gustoso che soddisfi i palati più sopraffini e non incida troppo sul portafoglio, desiderio delle volte quasi impossibile da realizzare. Ma come fare?
PER non arrivare impreparati, siamo andati sul sicuro e ci siamo rivolti a chi in cucina ci passa la vita, a chi sa bene come prendere per la gola i suoi clienti. Ed ecco qua alcuni consigli low cost che lo chef Nico Atrigna, del Ristorante Osteria «Le Logge», ha preparato apposta per noi.
Per mettere a tavola circa dieci persone con alimenti di ottima e controllata qualità ci vogliono dagli 80 ai 100 euro, che variano in base al numero di portate che si intende presentare durante il pranzo o la cena. Per l’antipasto il piatto da preparare è molto semplice: un’insalata di puntarelle accompagnata con melograno e mandarino. Mentre per il primo la scelta è sull’onda della tradizione, che non passa mai di moda, soprattutto se impreziosita con un pizzico di novità: lasagne con gobbi noci e noce moscata. Per la portata successiva, lo chef, propone per il nostro menù, un’arista di maiale con castagne e rosmarino. La carne rimane dunque un must anche se saranno molti che quest’anno opteranno per le nuove tendenze alimentari, con piatti vegetariani, vegani e bio. Ed infine, non si può che concludere con il rituale brindisi e tiramisù con panettone e amaretto.
OTTIME alternative, diverse e gustose per riuscire a coniugare bontà e risparmio. Anche se sulla spesa non si scherza, l’attenzione ci deve essere soprattutto sulla provenienza del prodotto perché la qualità del cibo che acquistiamo non solo ne migliora il gusto ma porta vantaggi a lungo temine da non sottovalutare. Non resta che mettersi a tavola e assaggiare se l’esperimento è riuscito e gradito da tutti i commensali.
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