Nico Atrigna, campano di origine senese d'adozione, fin da piccolo ha avuto ben chiaro cosa volesse fare da grande: il cuoco.
Da allora tutta la sua vita è stata indirizzata a questo obiettivo.
Come tutti gli chef fa la gavetta, quella dura. Studia e viene a contatto con i grandi esponenti della cultura e dell’arte, incontra e si confronta con i simulacri dell’alta cucina da Wilye Dufresne a Gianfranco Vissani; sperimenta, assaggia, prova, affina il palato e la tecnica, trova la sua strada, la sua filosofia e la sua idea di gusto.
Nico Atrigna, riservato, creativo, eclettico, è convinto che il cibo sia espressione della terra, che un piatto debba scatenare emozioni, attivare la memoria e generare benessere. Al centro di tutto sta l’individuo.
Ogni sua creazione è ‘ricerca dell’autenticità’: il punto di partenza è il rispetto della materia prima e l’estrazione pura del gusto, e da qui si parte per creare o meglio generare equilibri sorprendenti, calibrati intorno al concetto di cucina sana e buona.
Da sempre ha chiaro che il mangiare sia un atto culturale ed etico, teso al benessere dell’individuo e al rispetto dell’ambiente. In quest’ottica viene coinvolto da Gianni Brunelli nel suo progetto di osteria d’autore.
La cucina di Nico e l'Osteria le Logge è espressione proprio di quel simposio ideale che sopravvive ancora oggi rinnovato nei termini e sempre attuale.
Il cavolo nero è senza dubbio l’alimento del suo cuore: “Considero le foglie di cavolo nero, con la sua elementare eleganza, una preziosa materia prima, un po' come una stupenda pietra grezza che una volta elaborata, rivela il proprio potenziale e il proprio valore.”
La Brigata
“Brigade de cusine”, come dicono i francesi, o meglio, la grande famiglia dell'Osteria le Logge, come piace definirla a noi.
Dinamici e concreti sono gli aggettivi che maggiormente accomunano il nostro staff di cucina, passione e tecnica sono le caratteristiche che riscontriamo in ognuno di loro.
Andrea, il Sous Chef, braccio destro di Nico Atrigna, ormai inebriato dall’aria internazionale che si respira in Osteria lavora alla trasformazione delle materie prime come un moderno alchimista.
Paolo, carissimo amico di Gianni Brunelli, soprannominato Paolo Blues per la passione per la musica, rappresenta la continuità del progetto di ristorazione; il suo purè di patate è avvolto dal mistero, preparato seguendo una ricetta segreta viene cucinato durante la notte quando tutto intorno ancora dorme.
Luigi, da sempre ha coltivato il suo sogno di crescere cucinando all'Osteria le Logge e qui è cresciuto davvero.
Davide, l’intellettuale della cucina, con la sua passione e volontà sa come farsi amare tra i fornelli e fuori.
Barbara, la regina della sfoglia e moglie dell’executive Chef, al ristorante come a casa la sua cura per la pasta è degna del suo soprannome di “Nonna Papera”.
Francesca e Federico, i due commis… entusiasmo e fantasia sono alla base di ogni servizio.
Simone, l’ultimo arrivato, silenzioso e determinato si è fatto subito riconoscere nella brigata per la sua determinazione.
Tutti insieme sono la Brigata dell'Osteria le Logge, affiatata come ogni squadra che vuole vincere e allo stesso tempo dotata di grande capacità individuali.